ADIRA: nuovo statuto e raggio d’azione ampliato

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Nuova rappresentatività e nuova missione per l’associazione dell’aftermarket indipendente

La storica associazione di categoria della “distribuzione aftermarket” amplia il suo raggio d’azione pur mantenendo la sua storica missione di tutela e valorizzazione delle istanze dell’aftermarket indipendente.

Fondata nel 2004 dagli operatori della distribuzione indipendente di ricambi, accessori e attrezzature per la riparazione e manutenzione di veicoli, ADIRA ha accompagnato le trasformazioni del mercato aftermarket, adattandosi alle nuove esigenze della filiera.

Un settore in continua evoluzione
Negli anni, l’aftermarket ha vissuto profondi cambiamenti tecnici e strutturali. ADIRA, inizialmente focalizzata sulla distribuzione indipendente, è progressivamente divenuta il riferimento per tematiche trasversali che coinvolgono l’intera filiera: dai produttori di componenti ai riparatori, dagli editori di dati tecnici agli enti di formazione.

Un nuovo statuto per una nuova rappresentanza
Prendendo atto di questa evoluzione, l’assemblea straordinaria dei soci, riunitasi il 22 ottobre 2025, ha approvato importanti modifiche statutarie per mezzo delle quali ADIRA apre ora le porte anche ad attori che non fanno parte strettamente della distribuzione aftermarket, tra cui:

  • produttori di componenti,
  • distributori di autoattrezzature,
  • editori di dati tecnici e commerciali,
  • enti di formazione,
  • fornitori di servizi professionali per il settore.

Restano esclusi gli operatori della produzione di autoattrezzature e dell’autoriparazione, già rappresentati da associazioni specifiche e specializzate nel settore di riferimento.
Potranno aderire ad ADIRA anche operatori già associati ad altre realtà associative.

Una nuova missione: A.D.I.R.A.
Con questo cambiamento, l’associazione assume una nuova denominazione: A.D.I.R.A. – Associazione degli Operatori Indipendenti della Rete Aftermarket.
Un nome che riflette la nuova missione: promuovere una concorrenza equa e garantire la libertà di scelta per i consumatori, tutelando al contempo i diritti di tutti gli operatori della filiera.